Marchio: BAYER SpA
032790038
Farmaco antinfiammatorio e antireumatico utile nel trattamento del mal di schiena, mal di denti, mal di testa, malattie da raffredamento, dolori muscolari e articolari, dolori mestruali e dolore di minore entità nell'artrite.
Confezione da 12 compresse che contengono naprossene sodico.
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Lasonil è un farmaco ad azione antifiammatoria e antireumatica specifico per il trattamento sintomatico di mal di schiena, mal di testa, dolori muscolari e articolari, malattie da raffredamento e mal di denti. E' utilizzato anche contro i dolori mestruali e in caso di artrite con dolori di minore entità.
Una compressa di Lasonil rivestite con film contiene 220 mg di naprossene sodico.
Una compressa di Lasonil contiene:
Principi attivi: naprossene sodico 220 mg, e quivalenti a 200 mg di naprossene.
Eccipienti: cellulosa microcristallina, povidone K 30, talco, magnesio stearato; film di rivestimento: Opadry Blue YS 1-4215.
Lasonil deve essere assunto secondo le seguenti dosi e modalità:
La compressa rivestita con film deve essere assunta per via orale con un bicchiere d’acqua, a stomaco pieno.
Adulti e adolescenti al di sopra dei 16 anni: 1 compressa ogni 8 – 12 ore.
È possibile che si abbia maggiore beneficio iniziando con 2 compresse seguite da 1 compressa ogni 12 ore, secondo necessità. La dose massima giornaliera è di 3 compresse. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti utilizzando la dose minima efficace, per la durata più breve possibile di trattamento per controllare i sintomi. Non usare per più di 7 giorni per il trattamento sintomatico del dolore e per più di 3 giorni per le malattie da raffreddamento senza controllo medico.
• Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
• Anamnesi di asma, orticaria o reazioni di tipo allergico in seguito all’assunzione di acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non–steroidei.
• Insufficienza renale di grado severo (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min).
• Insufficienza cardiaca di grado severo.
• Cirrosi epatica e epatiti gravi.
• In corso di terapia intensiva con diuretici.
• Ulcera gastrica e duodenale.
• Soggetti con emorragia in atto o a rischio di emorragia.
• In corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l’azione.
• Gravidanza e allattamento.
• Adolescenti al di sotto dei 16 anni.
• Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Il prodotto non è indicato per i dolori del tratto gastrointestinale.
Avvertenze generali L’uso di Lasonil antinfiammatorio e antireumaticodeve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX–2.
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
Reazioni anafilattiche/anafilattoidi:
Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non–steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente fatali, comprese quelle di tipo anafilattico (anafilattoide), anche in soggetti senza precedenti di ipersensibilità in seguito a esposizione a questo tipo di farmaci. Queste reazioni possono presentarsi in soggetti con storia di angioedema, alterata reattività bronchiale (asma), rinite, poliposi nasale, patologie allergiche, patologie respiratorie croniche o sensibilità all’acido acetilsalicilico.
Questo può accadere anche in pazienti che manifestano reazioni allergiche (reazioni cutanee, orticaria) al naprossene o ad altri FANS. Dopo somministrazione di analgesici, antipiretici, antinfiammatori non–steroidei è possibile il peggioramento dell’asma. Le reazioni anafilattoidi, come l’anafilassi, possono avere esito fatale.
Reazioni cutanee:
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Lasonil antinfiammatorio e antireumaticodeve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Anziani:
i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali.
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumaticoil trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni possono essere esacerbate.
Ritenzione di sodio e liquidi in patologie cardiovascolari e edema periferico Cautela è richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari:
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscano che l’uso di naprossene (1000 mg/die) possa essere associato ad un più basso rischio, un certo rischio non può essere escluso. Non ci sono dati sufficienti relativamente agli effetti della bassa dose di naprossene da 220 a 660 mg per arrivare a precise conclusioni su possibili rischi trombotici.
Effetti epatici:
Gravi reazioni a livello epatico, inclusi ittero ed epatite (di cui alcuni casi fatali) sono stati riportati con l’uso di naprossene sodico o di altri antinfiammatori non steroidei. È stata inoltre segnalata reattività crociata.
Precauzioni per quanto riguarda la fertilità:
L’uso di Lasonil antinfiammatorio, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza a causa di effetti sull’ovulazione, reversibili all’interruzione del trattamento. La somministrazione di Lasonil antinfiammatorio e antireumaticodeve essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che si sottopongono a indagini sulla fertilità. I soggetti con disturbi della coagulazione, devono essere attentamente controllati poiché il naprossene inibisce l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. Nel caso di insufficienza epatica, il trattamento concomitante con altri farmaci, come altri analgesici, steroidi o terapia diuretica intensiva, od in caso di precedenti effetti indesiderati con analgesici, antipiretici ed antinfiammatori non–steroidei, il prodotto va somministrato con cautela.
Contenuto di sodio:
Una compressa di Lasonil antinfiammatorio e antireumaticocontiene circa 20 mg di sodio. L’assunzione del dosaggio massimo giornaliero di 3 compresse comporta un apporto massimo di sodio di circa 2,6 mmol/die. È necessario tenerne conto nei pazienti con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Interazioni con altri medicinali
Nell’impiego a breve termine non sono da attendersi interazioni clinicamente significative con i seguenti medicinali:
Interazioni con gli alimenti:
La velocità di assorbimento del naprossene può essere rallentata dalla contemporanea assunzione di cibo.
Interferenza con esami di laboratorio:
Il naprossene sodico interferisce con le analisi dei 17–chetosteroidi e dell’acido 5–indolacetico urinari.
Patologie cardiache / patologie vascolari:
In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus).
Patologie gastrointestinali:
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo somministrazione di Lasonil antinfiammatorio e antireumaticosono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto raramente). Lasonil antinfiammatorio e antireumaticoprovoca un modesto aumento transitorio, dose dipendente, del tempo di sanguinamento. Tuttavia questi valori spesso non superano il limite superiore dell’intervallo di riferimento.
Nella tabella seguente sono riportati gli effetti indesiderati osservati con medicinali a base di naprossene e naprossene sodico.
La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100,< 1/10), Non comune (≥1/1000,< 1/100), Raro (≥1/10.000,< 1/1.000), Molto raro <10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Anafilassi/reazioni anafilattoidi, compreso lo shock con esito fatale |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Raro | Iperglicemia, ipoglicemia |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Disturbi dell’emopoiesi (leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, eosinofilia, anemia emolitica) |
Disturbi psichiatrici | Molto raro | Disturbi psichiatrici, depressione, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiro, cefalea, stordimento |
Non comune | Sopore, insonnia, sonnolenza | |
Molto raro | Meningite asettica, disordini cognitivi, convulsioni | |
Patologie dell’occhio | Molto raro | Disturbi visivi, opacità corneale, papillite, neurite ottica retrobulbare, papilledema |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Vertigine |
Molto raro | Calo dell’udito, tinnito, disturbi dell’udito | |
Patologie cardiache | Raro | Tachicardia |
Molto raro | Scompenso cardiaco congestizio, ipertensione, edema polmonare, palpitazioni | |
Patologie vascolari | Molto raro | Vasculite |
Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche | Molto raro | Dispnea, asma, polmonite eosinofila, alveoliti |
Patologie gastro–intestinali | Comune | Dispepsia, nausea, pirosi, dolore addominale |
Non comune | Diarrea, costipazione, vomito | |
Raro | Ulcera peptica con o senza emorragia o perforazione, emorragia gastrointestinale, ematemesi, melena | |
Molto raro | Pancreatite, colite, ulcere aftose, stomatite, esofagite, ulcerazioni intestinali, dolori addominali crampiformi | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite, (compresi casi fatali), ittero |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Esantema (rash), prurito, orticaria |
Raro | Angioedema | |
Molto raro | Alopecia (solitamente reversibile), fotosensibilità, porfiria, eritema multiforme, reazioni bollose compresa la sindrome di Steven’s–Johnson e la necrolisi epidermica tossica, eritema nodoso, eritema fisso, lichen planus, pustole, eruzioni cutanee, Lupus Eritematoso Sistemico, reazioni di fotosensibilità compresa la porfiria cutanea tarda ("pseudoporfiria") o l’epidermolisi bollosa, ecchimosi, porpora, sudorazione | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Raro | Mialgia, debolezza muscolare |
Patologie renali e urinarie | Raro | Compromissione della funzionalità renale, glomerulonefrite |
Molto raro | Nefrite interstiziale, necrosi papillare, sindrome nefrosica, insufficienza renale, nefropatia, ematuria, proteinuria | |
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali | Molto raro | Induzione del travaglio |
Patologie congenite, familiari e genetiche | Molto raro | Chiusura del dotto arterioso |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | Infertilità (nella donna) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Raro | Edema periferico, in particolare in pazienti ipertesi o con insufficienza renale, piressia (compresi brividi e febbre) |
Molto raro | Edema, sete, malessere | |
Esami diagnostici | Molto raro | Aumento della creatinina sierica, alterazione dei test di funzionalità epatica, iperkaliemia |
Come segni di sovradosaggio possono verificarsi capogiro, stato di torpore, bruciori di stomaco, dolore epigastrico, disturbi della digestione, nausea e vomito, alterazioni transitorie della funzionalità epatica, ipoprotrombinemia, disfunzione renale, acidosi metabolica, apnea e disorientamento.
Poiché il naprossene sodico è rapidamente assorbito, sono da attendersi livelli plasmatici precocemente elevati. In alcuni pazienti sono state evidenziate convulsioni ma non è chiaro se queste fossero correlate al sovradosaggio di naprossene. Sono stati descritti alcuni casi di insufficienza renale acuta reversibile.
Non è noto quale sia la dose del farmaco pericolosa per la vita.
In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Lo stomaco deve essere svuotato e devono essere attuate le abituali misure di supporto.
La pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo può ridurre l’assorbimento del medicinale. L’emodialisi non diminuisce le concentrazioni plasmatiche di naprossene a causa dell’elevato legame con le proteine plasmatiche. Non esiste un antidoto specifico. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.
Gravidanza:
L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%.
È stato ritenuto che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post– impianto e di mortalità embrio–fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
Allattamento Naproxene può passare nel latte materno.
Il medicinale è pertanto controindicato durante l’allattamento.
Fertilità:
L’uso di naproxene, può interferire con la fertilità e di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che siano sottoposte ad indagini sulla fertilità. Questo effetto é reversibile con la sospensione del trattamento.
Conservare la confezione al riparo dalla luce.
Confezione da 12 compresse.
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